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Pagelle TV della Settimana
(15-21/04/2024)
Ecco i promossi e i bocciati Promossi
9 a Massimo Bernardini. In un mondo di volti tv attaccati alla poltrona, il conduttore sceglie volontariamente di lasciare Tv Talk e ritagliarsi maggiore tempo libero nell’età della pensione. E’ la fine di un’era per il programma al quale Bernardini ha saputo imprimere uno stile accompagnandolo in anni di forte crescita. Per il futuro non servono rivoluzioni (e nemmeno alcuni dei nomi trapelati per la sostituzione del conduttore!).
8 al franchise The Voice. C’era una volta il talent bistrattato, considerato figlio di un Dio minore a dispetto di un andamento positivo; in questa stagione, le poltrone si sono girate per cinque mesi di fila nel venerdì sera di Rai1 che ha ospitato tre declinazioni diverse del format. Il risultato è stata una leadership pressochè netta.
7 a Vanina. Anche se non siamo di fronte a un successo clamoroso, per Canale5 un risultato e una storia come quelli della fiction con Giusy Buscemi sono da considerarsi più che positivi.
6 a Ripley. Netflix torna a concedersi una serie d’autore con tutti i sacri crismi peccando, però, nella scelta di diluire la storia, che a un certo punto si appiattisce turbando lo spettatore più che appassionandolo.
Bocciati
5 all’addio di Amadeus alla Rai annunciato al TG1. Di solito si salutano gli arrivi, non le uscite: la mossa, accompagnata dalle dichiarazioni dei vertici Rai, sa di excusatio non petita. Così facendo si è creata anche confusione nel pubblico.
4 a Peppe di Napoli. Seguitissimo sui social al punto da risultare il preferito nei televoti ai quali ha preso parte, alla grande prova televisiva de l’Isola dei Famosi delude ritirandosi dopo pochi giorni per la mancanza della famiglia.
3 a Perla Vatiero. L’ultima vincitrice di Grande Fratello ha inondato di pubblicità i suoi social in maniera molto discutibile al punto da attirare anche l’attenzione del Codacons, oltreché degli internauti che l’hanno criticata.
2 al caso Francesco Benigno all’Isola dei Famosi. Che il concorrente fosse fumantino lo si sapeva sin dall’inizio ma la scelta di non mostrare nessun tipo di immagine o raccontare i fatti, che hanno portato all’espulsione, cozza con l’essenza stessa di un reality.
1 al caso Scurati scoppiato in Rai. Censura o non censura, siamo in presenza di errori di ogni tipo: di comunicazione, di prodotto, di mancanza di furbizia e di gestione.Fonte:davidemaggio.it |
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